Principio di territorialità

 

Il principio di territorialità significa che le merci con origine preferenziale devono essere prodotte nel territorio delle parti di un accordo di libero scambio, senza interruzioni.

  • Per ottenere il carattere originario, la produzione deve avvenire nel territorio dell'UE o nel territorio del paese o dei paesi cui si applica il regime commerciale preferenziale e non può essere parzialmente effettuata al di fuori di tale territorio.
  • Norme specifiche si applicano alle merci originarie esportate in un altro paese al di fuori della zona commerciale preferenziale e che rientrano nella zona preferenziale:
    • Le merci originarie esportate in un altro paese non appartenente alla zona commerciale preferenziale che vi sono utilizzate, modificate, lavorate o trasformate saranno considerate non originarie al momento del loro reintroduzione nel paese esportatore.

Esempio

L'UE ha concluso un accordo commerciale con la Colombia, l'Ecuador e il Perù. Gli pneumatici originari dell'UE (conformemente alle norme di origine dell'accordo commerciale) sono esportati negli USA dove vengono trasformati in ruote. Le ruote vengono poi importate nell'UE dagli Stati Uniti.

Se le ruote fossero poi esportate dall'UE in Colombia, esse non sarebbero considerate originarie dell'UE in quanto gli pneumatici sono stati ulteriormente trasformati al di fuori del territorio della zona commerciale preferenziale oggetto dell'accordo commerciale.

    • Se si può dimostrare alle autorità doganali che le merci reintrodotte nel paese di esportazione sono le stesse merci esportate e non sono state sottoposte ad alcuna operazione oltre a quella necessaria per conservarle in buono stato durante la loro permanenza nel paese terzo o durante l'esportazione, le merci in questione conservano il loro carattere originario. Tali disposizioni sui "prodotti restituiti" esistono in tutti i regimi commerciali preferenziali.

      L'esportatore che chiede il rilascio di una prova dell'origine preferenziale o la compilazione di una prova dell'origine preferenziale deve essere in grado di dimostrare, mediante documenti giustificativi (ad esempio, un certificato di non manipolazione rilasciato dalle autorità doganali di un paese terzo) che le merci in reintroduzione sono le stesse di quelle esportate.

Esempio

L'UE è membro della convenzione paneuromediterranea. Le merci originarie dell'UE (conformemente alle norme di origine della convenzione) sono esportate in Russia. Successivamente vengono importati nell'UE dalla Russia senza alcuna trasformazione o trasformazione.

Se tali merci reimportate fossero poi esportate in Serbia, esse sarebbero comunque considerate originarie dell'UE in quanto sono identiche a quelle esportate in Russia e non sono state sottoposte ad alcuna operazione oltre a quella necessaria per conservarle in buono stato in Russia o durante l'esportazione. Spetta all'esportatore dell'UE dimostrare che le merci sono le stesse esportate in Russia.

Esempio

L'UE ha concluso un accordo commerciale con il Cile. Una macchina per gallerie originaria dell'UE (secondo le norme di origine dell'accordo commerciale) è esportata in Ecuador dall'UE. Dopo due anni, la macchina viene dapprima reimportata nell'UE e poi esportata in Cile. Avrà perso il carattere originario perché è stato utilizzato in Ecuador.

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